Rassegna Stampa

«Area di via Manin: i lavori già in primavera»

Arriva dai banchi del consiglio comunale copparese la notizia positiva di una svolta per l’urbanizzazione dell’area di via Manin. La zona, a sud del paese, ha vissuto in questi ultimi 10 anni diverse vicissitudini dovute al susseguirsi di fallimenti delle imprese appaltatrici che avrebbero dovuto, grazie a una partnership tra pubblico e privato, realizzare un’area urbanizzata con circa 124 alloggi. Attualmente l’area vive uno stato di degrado e spesso l’amministrazione è dovuta intervenire in quella che più volte è si è trasformata in una discarica a cielo aperto.

Mercoledì sera, un passo avanti: in sala consiliare è stata approvata la convenzione per l’attuazione delle opere di urbanizzazione dell’area destinata ad insediamenti residenziali in via Manin tra il comune di Copparo e la società immobiliare copparese Roda Srl. «Si tratta di un passo positivo per la comunità. – spiega il sindaco Nicola Rossi – Viene da esultare nel vedere uno spiraglio in fondo a un tunnel pieno di ostacoli e di problemi di gestione delle imprese appaltatrici. Un’impresa del territorio, ulteriore valore aggiunto, ha acquisito il terreno e ha espresso la volontà di procedere con l’ultimazione delle 24 abitazioni rimaste incompiute e risanare l’intera area. Vi saranno accordi per le tempistiche al fine di garantire sul mercato edilizio la migliore offerta. L’entusiasmo della ditta e la nostra volontà di velocizzare i tempi di approvazione in consiglio e giunta rendono possibile la partenza dei lavori già nella primavera».

Il primo cittadino non nasconde le difficoltà del mercato del mattone ma sottolinea: «Nel 2005 la situazione era più florida, Berco assumeva oltre 400 nuovi dipendenti e il progetto Manin era rivolto proprio alle nuove famiglie. Ritengo che ci siano comunque i margini per cercare di andare incontro a chi ne ha la necessità. Sono tempi duri per l’edilizia ma il progetto rimarrà comunque ambizioso. Sicuramente veder terminate le 24 villette potrà essere positivo, non ci si preclude di creare un comparto edilizio più ampio.

Il comune non avrà oneri di urbanizzazione e questa nuova convenzione è una boccata d’ossigeno per la comunità».
Chiara Modonesi

Il Resto del Carlino | 19-02-16 | pag. 22 | Copparo